“Nell’ordinamento giuridico italiano non esiste un diritto alla riservatezza, ma soltanto sono riconosciuti e tutelati, in modi diversi, singoli diritti soggettivi della persona; pertanto non è vietato comunicare, sia privatamente sia pubblicamente, vicende, tanto più se immaginarie, della vita altrui, quando la conoscenza non ne sia stata ottenuta con mezzi di per sé illeciti o che impongano l’obbligo del segreto.” Questo l’orientamento giurisprudenziale italiano che nel 1956 concludeva una vicenda giudiziaria nella quale era coinvolto il famoso tenore Enrico Caruso.
Affermazioni di tale tenore riporterebbero sicuramente una censura se pronunciate nei tempi correnti. Potrebbe infatti sembrare paradossale che, proprio nel mondo odierno in cui la riservatezza subisce sempre maggiori limitazioni, vi sia un così ampio riconoscimento ed una così forte tutela del diritto alla privacy.
Tutela della privacy e codice in materia dei dati personali
La fonte normativa di riferimento è costituita dal D.lgs. 196/2003 denominato codice in materia di protezione dei dati personali (comunemente conosciuto come codice della privacy) le cui violazioni possono essere fatte valere alternativamente dinanzi al Garante della Privacy o davanti al Giudice Ordinario, non solo civile ma anche penale.
Lo Studio Legale Tenaglia è particolarmente attento alle violazioni della privacy, lesione del diritto all’immagine, soprattutto dei minori, che si manifestano costantemente sui social network, attraverso la pubblicazione di immagini senza il consenso dell’avente diritto.